
Oggi facciamo un viaggio speciale, un tour in Cilento, una delle zone più amene della Campania.
Qui, ogni paesino ha la sua orgogliosa storia da vantare, ogni borgo riecheggia di aneddoti, miti e leggende di un tempo che fu ma che, forse, in queste zone è vivo più che mai.
Una terra misteriosa, dove la natura è padrona indiscussa, che si tratti della costa o dell’entroterra. Il regno della dieta mediterranea, il regno dei centenari.
Ti abbiamo incuriosito, eh?
Allora, avviamoci lungo un ideale percorso da compiere, in sella alla tua moto preferita o con un’auto a noleggio: scegli tu!
Quando si tratta di posti di così incredibile fascino, è sempre difficile riuscire a stilare una lista che sappia rendere appieno giustizia. Tuttavia, così come abbiamo fatto per gli itinerari da fare in moto, ci abbiamo provato, scegliendo fra quelle che sono le mete più gettonate del Cilento.
Pronti? Andiamo!
Abitata fin dalla preistoria, (Capaccio) Paestum è celebre soprattutto per i resti della città costruita in epoca greca della zona di Laura, giunti fino a noi e oggi Patrimonio UNESCO. Tutta la zona antica è circoscritta all’interno dell’area del Parco archeologico di Paestum e Velia.
La Basilica di Paestum dedicata ad Hera (550 a.C.), il Tempio di Nettuno (460 a.C.) e il Tempio di Atena (500 a.C.) sono le costruzioni più note e famose dell’area, unici esempi di architettura magno-greca in stile dorico.
Da non perdere una tappa al Museo archeologico nazionale di Paestum, che vanta numerosi ed importanti reperti, ma soprattutto una serie di tombe affrescate magnifiche, alcune complete di corredi funerari. Indimenticabile ed emblematica è la Tomba del Tuffatore.
A questo punto, un tuffo nelle acque di Paestum non può mancare e poi via! verso la nuova meta.
La nostra prossima tappa in viaggio con Carent è Roscigno, nell’entroterra cilentano, sui Monti Alburni.
Il paesino è costruito su di una zona carsica, che nel corso dei secoli ha provocato non pochi disagi ai residenti, costringendoli a spostarsi di volta in volta. È per questo che Roscigno è divisa in due parti: quella nuova e quella vecchia.
Roscigno Vecchia dista solo un paio di chilometri dalla zona abitata, ma vanta un primato eccezionale: ha un solo residente. È un vero e proprio paese museo, dove è possibile ammirare un’urbe contadina cilentana del secolo scorso e in discrete condizioni, nonostante il tempo.
Oggi Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, nel 1982 il giornalista de Il Mattino, Onorato Volzone, la definì la “Pompei del Novecento”.
Restiamo ancora nell’entroterra cilentano per viaggiare verso Padula, nel Vallo di Diano, dove troviamo una delle certose più belle d’Italia, nonché la prima realizzata in Campania: la certosa di San Lorenzo.
La sua costruzione inizia intorno al 1306 per volere del nobile Tommaso II Sanseverino e termina diversi secoli dopo, nel 1779 per la precisione. Estesa su di una superficie di ben 51.500 metri quadri, viene concepita come un piccolo mondo autosufficiente, ubicato su terre fertili e rigogliose.
A seguito della Congiura dei Baroni, i possedimenti passano ai monaci certosini di Padula, che ne promuovono ricchi rimaneggiamenti estetici di gusto barocco intorno al 500. Dopo alterne fortune, la struttura viene usata anche come campo di prigionia e di concentramento.
Divenuta museo negli Anni 50, oggi è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Palinuro si trova sulla costa del Cilento, frazione del Comune di Centola, ed è una delle più note località balneari della zona.
Il nome singolare è mutuato dal nocchiero di Enea: Palinuro, appunto. Nell’Eneide si legge che il nocchiero, tradito dal dio Sonno, cade in acqua lungo le coste tirrene, nuota per diverso tempo fino a raggiungere la costa, ma qui i velini lo assassinano poiché confuso con un mostro marino.
Di fatto, si compie la volontà di Nettuno che pretende il sacrificio di un troiano per condurre alla salvezza Enea e i suoi concittadini sulle coste italiche: “Unum pro multis dabitur caput” ovvero “Una sola vittima per la salvezza di molti” (Eneide, V, 815).
Al di là del mito, qui il mare e la natura danno il meglio di sé. Le spiagge sono memorabili, con all’attivo un parterre di Bandiere Blu. Tappe obbligate sono la spiaggia del Buondormire, l’Arco Naturale e la Grotta Azzurra.
Per l’ultima tappa del nostro viaggio in Cilento scegliamo Sapri, punta estrema della Campania, che chiude idealmente il confine del Golfo di Policastro compreso nella provincia di Salerno.
L’essenza più vera di Sapri è il suo mare, dove la costa offre molteplici e diversi aspetti di se stessa. Si va dalle spiagge di sabbia del lungomare e di San Giorgio fino ad arrivare alle calette rocciose, come quella di Torre di Capobianco.
Per gli amanti del trekking c’è il sentiero Apprezzami l’Asino, dalla torva leggenda, ma dagli scorci stupendi, dalla quale si può ammirare anche la statua della celebre Spigolatrice di Sapri.
Il nostro viaggio virtuale termina qui, ma tu puoi farlo davvero!
Ti basta prendere a noleggio la tua auto o moto con Carent e partire alla scoperta di un territorio magnifico: buon divertimento!
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