
Una maggiore attenzione all’ecosostenibilità guida la creazione del design degli interni delle nuove auto elettriche, per i quali vengono preferiti materiali innovativi, più green, se non addirittura riciclati.
Quella che si spera non sia solo una moda passeggera, è un modo inedito di affrontare le sfide ecologiche, di dare sostegno ed attenzione all’ambiente, sposando la causa della sostenibilità.
Naturalmente, il cambiamento inizia proprio dalle auto elettriche, le vetture più ecologiche del momento che hanno un futuro brillante dinanzi a loro.
Gli investimenti, i progetti e le innovazioni tecnologiche che ruotano attorno a queste auto ecosostenibili crescono ogni anno di più, così come coloro che scelgono di acquistare o noleggiare a lungo termine un’auto elettrica (o un veicolo elettrico in generale).
Chi pensa che il design green non possa accompagnarsi al luxury, è decisamente fuori strada.
A darne un ottimo esempio è la casa automobilistica Jaguar, che per la sua i-Pace ha ideato dei rivestimenti premium ecosostenibili in collaborazione con l’azienda tessile danese Kvadrat.
L’idea di partenza è stata quella di sviluppare un materiale capace di eguagliare le medesime prestazioni tecniche della pelle o addirittura di superarle.
Il team di esperti ha così realizzato una speciale stoffa, unendo misto-lana e fibre plastiche riciclate, che garantisce prestazioni assolutamente impeccabili: basta guardare gli interni della i-Pace per rendersene conto.
Altro importante esempio di come le auto elettriche optino per un design green è quello di BWM e della sua i3.
Per i suoi interni, la casa automobilistica ha scelto il legno di eucalipto proveniente da foreste certificate. Tale legno è poi rivestito di una patina realizzata con sostanze naturali che, nel tempo, assume una connotazione peculiare, conferendo stile ed unicità agli interni della vettura.
Anche per le fodere dei pannelli porta si è deciso di non utilizzare pelle o altri materiali considerati poco ecologici, ma di optare per l’innovazione totale e la creazione di materiali biocompositi e rinnovabili, come la fibra di kenaf.
L’effetto visivo è davvero molto intimo ed elegante, che emoziona anche al tatto, non trascurando affatto l’unicità delle performance che solo BMW sa offrire.
Inoltre, vale la pena sottolinearlo, l’impiego di questi materiali green conferisce maggiore leggerezza al veicolo, offrendo una riduzione del peso compresa nel range fra il 10 ed il 50%, rispetto alle medesime componenti realizzate però con polimeri di origine fossile.
Renault ha scelto di aderire al network Circular Economy 100 (CE100) della Ellen McArthur Foundation, abbracciando completamente la filosofia dell’economia circolare.
L’esempio concreto di ciò è Zoe, la citycar di Renault ecosostenibile che indossa un abito interno realizzato con materiali di recupero.
Assieme ad un consorzio di imprese, Renault ha lavorato alla creazione (e al successivo brevetto) di un particolare materiale realizzato con fibre di poliestere ottenute dal recupero di bottiglie in PET, cinture di sicurezza usate ed avanzi di tessuto vario.
Con tale materiale sono rivestiti gli interni di Zoe, compresa la plancia, la leva del cambio e le guarnizioni delle portiere.
Per la realizzazione di questo tessuto si sono abbattuti di ben il 60% le emissioni di anidride carbonica, rispetto al vecchio modello produttivo.
Insomma, il mondo delle auto elettriche si muove sempre più velocemente, impiega energie ed investimenti sostanziosi per proteggere il Pianeta e per soddisfare un segmento di utenti sempre più attenti alle tematiche ambientali.
Jaguar, BMW e Renault sono solo alcune delle case automobilistiche che avallano il design green per le proprie nuove vetture, ma il numero è destinato certamente a crescere, così come gli utenti alla ricerca di un veicolo che inquini poco e abbia performance d’eccellenza.
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